Presso chi troverà riparo
in questo mare di uomini ciechi
l’uomo che avrà almeno un occhio?
Presso chi troverà ascolto
nella massa orba di Ciclopi guasti
chi aveva sin dalla nascita entrambi gli occhi?
A chi rivolgerà il suo verbo
nell’accozzaglia di annorbati e sordi?
Con chi dividerà il suo pane,
impasto della farina di grano coltivato,
se tutt’intorno incontrerà avidi sottrattori?
A chi attribuirà il suo stesso nome,
che lo distingue dal verso latrato,
se lo circonderanno possessori di guaiti?
A chi tenderà la sua mano
se zampe unghiate occhieggiano sotto le vesti?
In chi riconoscerà l’ingegno, l’intuizione e la forza
se le madri spingeranno i loro figli nella guazza
dove esse stesse hanno appreso a nuotare da tempo?
Quali padri saranno salde colonne
se avranno posto sotto la scozia e il toro
puntelli di filo e appoggi ingraciliti dalla pratica del baro?
Alla luce di lanterna non ho trovato uomo
al chiarore del sole molti gli somigliano nei modi
ma non lo sono,
molti gli somigliano nelle azioni
ma non lo sono.
Non lo sono.
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