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Writer's pictureSalvatore Enrico Anselmi

Senza più voltarmi indietro


Salvatore Enrico Anselmi - Senza più voltarmi indietro

Senza più voltarmi indietro

abbandonerò carcasse vuote e immagini ingannevoli

Senza più voltarmi indietro

lascerò che corpi acefali vaghino nell’ombra

Senza più voltarmi a loro

li colpirò alla spalla per respingerli

Erano come sogni malevoli che s’aggrumano

lungo la coda della notte

involucri antropomorfi senza sostegno etico

privi di suggelli morali

E tentavano di apparire

di condurre quiete esistenze

sporti alla finestra

in amichevoli attitudini, con le mani colme di doni

impastati col fiele e la menzogna.

Timeo Danaos et dona ferentes

Timeo homines animula temptantes

Cur orbitas vacuas habent

L’anima storpiano e dimenticano

Come fosse stata per loro sterile

parvenza, inerte parvenza

Come in un gioco macabro e stolto

Come se lo sguardo non se ne avvedesse

Come se fossero certi

posizionati nel vincastro della loro ignava certezza

Senza più voltarmi indietro

dimenticherò che sono stati quasi uomini

e che da quella condizione decaduti

brancolano rimescolando

la pochezza dell’essere rivoltata

in livree di damasco per tentare di donarle

una dignitosa parvenza

Ma la trama malamente tessuta

e da sempre tagliata da parte a parte

non li copriva, non li copre


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