Altro da me trascende
Altro da me è questo eclissarsi in sordina
che oggi sento.
Cozzo e scintille,
gradienti impennati.
La sera s'inchiostra
nell'ombra azzurra che sento
come lo svolgersi non innocuo
della sottrazione sottile
del giro lento di chiave
dell'intuizione labile
che fiacca il disegno.
Giustifico l'estendersi
e la polla rappresa,
la malinconia del vento
che all'albero cavo ha ceduto
la forza della sua voce,
dopo la contumacia e l'eclissi
dopo lo scialo al seguito di costellazioni passanti
in linea curva e fuochi accesi
nella variabile della scelta
geometrica o irrazionale.
Altro da me sento.
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